Si sa, l’arte è una grande e forte forma di ribellione soprattutto quando ci si vuole opporre a importanti tematiche sociali e politiche come le guerre (pensiamo alla Guernica di Picasso) oppure l’utilizzo e il possesso delle armi, un argomento sempre molto scottante che divide e fa discutere.
Ma per fortuna c’è Pedro Reyes, un visual artist messicano, che fa un utilizzo davvero insolito e soprattutto pacifista delle armi.
L’artista, infatti, ha recuperato numerosi fucili e pistole, appartenenti originariamente ad organizzazioni criminali messicane, e li ha usati per costruire degli strumenti musicali che vengono suonati e controllati da computer creando così una vera e propria orchestra meccanica. Da queste creazioni prende vita la sua mostra Disarm, una collezione di otto strumenti costruiti con la collaborazioni di diversi musicisti.
L’idea di questo progetto nasce dalla convinzione di Reyes secondo cui lo scopo dell’arte sia di trasformare impulsi negativi in impulsi creativi. Ed è proprio per questo motivo che l’artista ha scelto di prendere un fucile, ovvero un oggetto creato per uccidere, e dargli un nuovo utilizzo, ovvero un oggetto che è parte integrante di un’orchestra meccanica e che non toglie una vita, ma dà energia e crea armonia.
L’installazione ha debuttato qualche mese fa alla Lisson Gallery di Londra e tra qualche giorno alcuni strumenti verranno esposti al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh.
A questo punto non ci resta che disarmarci a suon di musica. Ascoltate qui che suoni può produrre un’arma!